E’ una cerimonia molto meno formale del matrimonio in chiesa, ma ugualmente importante e più economica. Poi se siete divorziati è una scelta obbligata, non potendovi risposare in chiesa (a meno che il precedente matrimonio non sia stato annullato dalla Sacra Rota).
Qualche consiglio:
anzitutto mettetevi in lista d’attesa in tempo utile perché possiate sposarvi nel giorno che preferite e all’orario che più vi conviene. Informatevi poi di quante persone possono entrare nella sala adibita ai matrimoni, così spedirete le partecipazioni in numero esatto.
E l’abito da sposa?
Puoi sceglierlo come più ti piace, basta che non ci sia il velo, così dice la tradizione. Se ami le tinte pastello l’ideale è un bel tailleur, un piccolo cappello in testa o un’acconciatura piuttosto raccolta; puoi anche indossare un vestito bianco vaporoso, se preferisci. Il tuo futuro marito e gli invitati devono adeguarsi al tuo stile per quanto riguarda l’abbigliamento di quel giorno, per non stonare. La protagonista principale in quel giorno sei tu!
Il giorno del matrimonio vi raccomando la puntualità, senza concedervi neanche un minuto di ritardo (come invece avviene qualche volta in chiesa…).
Sarai accompagnata dal tuo papà o da chi ne fa le veci, lo prenderai a braccetto (lui ti darà il braccio sinistro) mentre le damigelle e i paggetti, se hai previsto la loro presenza, ti precederanno.
Gli invitati formeranno un corteo che ti seguirà più ordinato e solenne possibile.
Il tuo futuro marito ti aspetterà vicino al tavolo di chi officerà le nozze (il Sindaco o un Assessore), vi disporrete secondo le regole: a destra lui con dietro i genitori, i parenti e poi gli amici; tu a sinistra con il tuo seguito.
Finita la cerimonia lascerete la sala senza fare confusione, ma arrivati fuori dal palazzo comunale…lancio del riso e foto di gruppo tutti insieme appassionatamente!
Che documenti presentare?
Come sempre succede quando c’è di mezzo la burocrazia, per ottenere tutti i documenti necessari alle nozze vi ci vorrà del tempo e tanta, tanta pazienza…
Partite almeno sei mesi prima del grande giorno, per non rischiare di bloccarvi in stupidi contrattempi burocratici, a maggior ragione se abitate in grandi città, dove le liste d’attesa sono infinite, o se provenite da comuni diversi da quello in cui vi sposate. Tenete presente che la documentazione ha validità sei mesi, dopodiché… decade e dovete rifarla di nuovo!
Cominciamo dal Certificato Contestuale: riassume stato civile libero, cittadinanza e residenza anagrafica. Richiedetelo al Comune dove abitate, ve lo rilasciano subito. E poi l’Estratto dell’Atto di Nascita, da richiedere sempre al Comune di residenza che lo rilascia immediatamente. Il terzo documento è una Dichiarazione fatta da chi esercita (o ha esercitato in passato) la patria potestà: deve dichiarare che fra voi non esistono condizioni di parentela o affinità, che impedirebbero le nozze. In alternativa potete richiedere la Copia Integrale dell’Atto di Nascita, direttamente al Comune dove siete nati; ve la rilasciano subito, ma se mandate un parente a prenderla deve avere con sé un documento di identità e uno vostro, altrimenti gli impiegati non sono autorizzati al rilascio.